Maternità e Occupazione
Si conferma il dato della drammatica denatalità in Italia anche per il 2023. La bassa fecondità nel nostro paese è frutto di molte dinamiche, una delle quali riguarda la difficile conciliazione tra vita familiare/cura e vita lavorativa.
Il tasso di occupazione tra madri e padri è notevolmente differente e apre ad una serie di considerazioni; è infatti cruciale il legame tra lavoro sicuro e fecondità, non a caso il lavoro a termine caratterizza maggiormente le donne senza figli e le giovani donne con due figli, per le quali prevalgono le dimensioni di inattività e disoccupazione. Divari salariali e precarietà contrattuale penalizzano le giovani donne e creano un mercato del lavoro che poco favorisce la programmazione della genitorialità.
La condizione lavorativa femminile, in particolare delle madri, è a tutt’oggi caratterizzata da scarsa stabilità. Le diseguaglianze nel tasso di occupazione, oltre che riguardare la minore accessibilità al lavoro in generale, concernono la forma contrattuale precaria e il tempo parziale. Per quanto riguarda l’occupazione, l’Italia affronta significative difficoltà nel garantire una piena partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Le donne italiane spesso si trovano nell’impossibilità di equilibrare le responsabilità lavorative e familiari, e molte scelgono di interrompere la loro carriera o lavorare a tempo parziale a causa della maternità e delle esigenze familiari.
Elemento fondamentale di problematicità nella carriera lavorativa è la distribuzione dei servizi che contribuiscono ad agevolare i genitori che lavorano nella cura dei figli; asili nido, contributi economici, politiche a sostegno delle famiglie, non supportano in maniera sufficiente i primi anni di vita dei nuovi nati.
Negli ultimi anni, sono state adottate alcune politiche per promuovere la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Ad esempio, sono stati introdotti incentivi fiscali per le imprese che assumono donne e per favorire la conciliazione tra lavoro e famiglia. Sono state anche implementate misure volte a incoraggiare una maggiore flessibilità lavorativa, come il lavoro agile.
Nonostante gli sforzi, il nostro Paese continua ad arrancare per ridurre il divario di genere nell’occupazione e garantire pari opportunità per le donne sul posto di lavoro. Ci sono ancora disparità di genere nei salari, nelle opportunità di carriera e nell’accesso a ruoli di leadership.
Gli elementi introdotti sopra possono incidere notevolmente sugli aspetti psicologici legati alla maternità e all’occupazione, che variano da persona a persona.
Una madre che lavora può sperimentare uno stress significativo nel bilanciare le responsabilità lavorative e familiari. La gestione di due ruoli distinti può portare a una maggiore pressione e senso di responsabilità. Possono presentarsi sentimenti di colpa derivanti da aspettative sociali, culturali o personali.
La maternità e l’occupazione possono influenzare l’identità e l’autostima delle donne. Molte donne lottano per trovare un equilibrio tra essere madre e professionista, e sperimentano difficoltà nel mantenere un senso di sé coerente nei i vari ruoli che si trovano a ricoprire.
In alcuni contesti lavorativi, le donne affrontano discriminazioni o stereotipi negativi legati alla maternità. Ciò può influenzare la loro fiducia, il senso di appartenenza e la percezione delle opportunità di carriera.
La combinazione delle responsabilità della maternità e dell’occupazione può portare a un maggiore affaticamento e rischio di burnout, con forti vissuti di esaurimento fisico ed emotivo a causa delle molteplici e costanti richieste sul fronte professionale e familiare.
Il sostegno sociale, sia da parte del partner, della famiglia o di colleghi e amici, può giocare un ruolo importante nel sostenere le donne nel bilanciare la maternità e l’occupazione. Un supporto adeguato può contribuire a ridurre lo stress e migliorare il benessere psicologico complessivo.
È importante riconoscere che ogni donna vive la maternità e l’occupazione in modo unico. Alcune donne possono trarre grande soddisfazione e realizzazione sia dalla carriera che dalla maternità, mentre altre possono preferire dedicarsi principalmente ad uno dei due aspetti. È fondamentale fornire un sostegno adeguato, creare un ambiente di lavoro inclusivo e promuovere politiche che facilitino l’equilibrio tra la vita familiare e lavorativa per consentire alle donne di affrontare con successo i carichi psicologici connessi alla conciliazione tra maternità e occupazione.