L’arte di ascoltare
L’arte di ascoltare è una competenza essenziale nelle nostre vite quotidiane, sia a livello personale che professionale. Spesso sottovalutata, questa abilità è cruciale per instaurare relazioni significative e costruttive. Ascoltare è un’attività che coinvolge il sistema sensoriale, le cognizioni, e anche le emozioni e la volontà. È qualcosa di diverso dal sentire, cioè dal puro e automatico percepire stimoli sonori attraverso il senso dell’udito.
Ascoltare vuol dire investire consapevolmente una dose di quella risorsa scarsa e preziosa che è l’attenzione, con l’obiettivo di decodificare pienamente i suoni che stiamo sentendo. Lo facciamo isolando quei suoni da eventuali interferenze o disturbi – tutto quello che chiamiamo “rumore”. Connettendoli e ricavandone, poi, un senso compiuto.
Noi impariamo, dice William Glasser, psichiatra, “il 10 per cento di ciò che leggiamo, il 20 per cento di ciò che ascoltiamo, il 30 per cento di ciò che vediamo, il 50 per cento di ciò che vediamo e ascoltiamo, il 70 per cento di ciò che discutiamo con altri, l’80 per cento di ciò che viviamo di persona, il 95 per cento di ciò che insegniamo a qualcun altro”.
Predisporsi a praticare un ascolto attivo, dunque, è solo uno degli aspetti che ci consente di apprendere. Tuttavia, quando parliamo di relazioni significative è fondamentale che l’atteggiamento sia improntato a comprendere il punto di vista altrui e quindi ad ascoltare attentamente quanto ci viene detto. L’ascolto è un atto di rispetto: quando dedichiamo tempo e attenzione a qualcuno, dimostriamo che ci preoccupiamo per ciò che ha da dire. Questo crea una base solida per la comunicazione e la relazione. L’ascolto attivo consente di evitare fraintendimenti e favorisce la risoluzione costruttiva dei conflitti.
L’ascolto empatico è un elemento chiave nell’arte di ascoltare. Significa mettersi nei panni della persona che parla, cercando di comprenderne non solo le parole, ma anche le emozioni e le prospettive. Questo richiede connessione emotiva e la capacità di provare compassione, nel senso etimologico di partecipare alle altrui sofferenze.
L’Arte di Ascoltare può essere affinata attraverso alcuni accorgimenti, da praticare attivamente, ovvero: dedicare tempo ed energie, ovvero focalizzarsi su quanto ci viene raccontato, eliminando le distrazioni; resistere all’impulso di interrompere chi sta parlando, per consentire che esprima completamente i suoi pensieri; dimostrare interesse attraverso la riproposizione di quanto ascoltato e facendo successivamente domande per ottenere ulteriori dettagli o evitare fraintendimenti; mantenere il contatto visivo, mostrando coinvolgimento nella conversazione; praticare la virtù della pazienza; osservare il linguaggio del corpo e le espressioni facciali per estrapolare indizi importanti su emozioni e stati d’animo, che non sempre concordano con il linguaggio verbale; assumere una prospettiva accogliente e non giudicante, in quanto sentirsi sotto esame mette ansia e inibisce.
Marianella Sclavi, pioniera dell’ascolto attivo nel nostro paese, ha scritto un interessante manuale “Arte di ascoltare e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte” (Ed. Pearson, 2022), dove elenca le sette regole dell’arte di ascoltare:
- Non avere fretta di arrivare alle conclusioni. Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca.
- Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per riuscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.
- Se vuoi comprendere quel che un altro sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedergli di aiutarti a vedere le cose e gli eventi dalla sua prospettiva.
- Le emozioni sono degli strumenti conoscitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi. Il loro codice è relazionale e analogico.
- Un buon ascoltatore è un esploratore di mondi possibili. I segnali più importanti per lui sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perchè incongruenti con le proprie certezze.
- Un buon ascoltatore accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo che lo appassiona: la gestione creativa dei conflitti.
- Per divenire esperto nell’arte di ascoltare devi adottare una metodologia umoristica. Ma quando hai imparato ad ascoltare, l’umorismo viene da sé.
Alcuni sono convinti che ascoltare in questo modo sia un segno di debolezza, una perdita di tempo, o una pratica destabilizzante. Una quantità di ricerche dimostra che è vero esattamente il contrario: i gruppi in cui si pratica un ascolto di qualità sono più fiduciosi, soddisfatti e creativi.
L’ascolto attivo viene incoraggiato per la soluzione dei conflitti, la mediazione culturale, la pacificazione delle comunità e dei gruppi. È un’abilità che può essere coltivata e migliorata nel tempo, portando a una comunicazione più efficace e a interazioni umane più gratificanti.