Paternità
Gli aspetti mentali della paternità rappresentano un’area di grande importanza e interesse nel campo della psicologia. Diventare padre è un momento di grande cambiamento nella vita di un uomo e può influenzare profondamente la sua salute mentale, le relazioni interpersonali e l’identità personale.
La paternità è un processo inter e intra-soggettivo che si costruisce prima nel rapporto intrapsichico del padre nei confronti del figlio e poi nella relazione interpersonale instaurata con questo.
La paternità inizia dunque con la gestazione della compagna o comunque con l’attesa del figlio, anche se il padre non “vive” direttamente le modificazioni corporee legate alla gravidanza, percepisce il nascituro che “cresce” dentro di sé. L’attesa costruisce la paternità.
La nascita di un figlio comporta una tempesta di sensazioni, emozioni, dubbi, problemi, felicità e preoccupazioni. Indubbiamente diventare genitori significa affrontare una costellazione di cambiamenti che riguardano se stessi, la coppia e la famiglia di origine.
- Nel rapporto con se stessi, emerge l’aspetto preminente della responsabilità nei confronti di un’altra vita;
- Nel rapporto di coppia, da duale si trasforma in triadico, con tutte le implicazioni legate, soprattutto nei primi anni di vita del bambino/a, al tempo e alle energie da preservare per il/la partner. Lo spazio relazionale si arricchisce della presenza del figlio, rischiando di impoverire la vita di coppia;
- Anche nel rapporto con la famiglia di origine vanno rimodulati gli assetti relazionali, si è figli e genitori insieme, si acquisisce autonomia e maturità, si sancisce anche la “nascita dei nonni”.
Uno degli aspetti fondamentali della paternità è il processo di adattamento al nuovo ruolo. Essere padre richiede una ristrutturazione dell’identità personale e del senso di sé. L’uomo potrebbe dover affrontare sfide come bilanciare le responsabilità lavorative e familiari, imparare a comunicare in modo efficace con il proprio partner e sviluppare una connessione emotiva con il bambino. Questo processo può essere gratificante ma anche stressante, poiché richiede un adattamento a nuove responsabilità e una ridefinizione delle priorità.
Inoltre, la paternità può suscitare una serie di emozioni complesse. Molti uomini sperimentano una grande gioia e felicità nel diventare padri, ma possono anche provare ansia, preoccupazione e paura per il benessere del bambino. Queste emozioni sono normali e possono derivare dalla responsabilità di prendersi cura di un altro essere umano e dalla paura di non essere all’altezza del ruolo di padre. È importante che gli uomini siano consapevoli di queste emozioni e cercare sostegno e supporto per affrontarle in modo sano.
La paternità può anche influenzare le dinamiche delle relazioni interpersonali. La relazione di coppia può essere messa alla prova durante la transizione alla genitorialità. Gli uomini potrebbero dover imparare a negoziare e comunicare in modo più efficace con il proprio partner, affrontare nuove sfide nella divisione dei compiti e adattarsi ai cambiamenti nella vita sessuale e nella intimità. La paternità può anche influenzare le relazioni con i familiari e gli amici, portando a nuove dinamiche e cambiamenti nei ruoli sociali.
Inoltre, gli uomini possono sperimentare cambiamenti nella loro salute mentale durante il percorso della paternità. La depressione post-partum, nota anche come depressione paterna, è una condizione che può colpire gli uomini dopo la nascita di un figlio. Si manifesta con sintomi quali tristezza persistente, irritabilità, perdita di interesse per le attività solite e cambiamenti nell’appetito e nel sonno. È importante riconoscere i segni di questa condizione e cercare il supporto adeguato da parte di professionisti della salute mentale.
Infine, la paternità offre anche opportunità di crescita personale e di sviluppo. Essere padre può fornire una nuova prospettiva sulla vita, offrendo un senso di scopo e significato più profondo. Molte ricerche hanno evidenziato l’importanza del coinvolgimento paterno nella vita dei bambini, che può contribuire allo sviluppo socio-emotivo e cognitivo dei figli. La paternità può offrire un’opportunità per gli uomini di sviluppare abilità come l’empatia, la pazienza e la gestione dello stress.
Oggi si parla sempre di più di paternità attiva o accudente, concetto che implica un maggiore coinvolgimento del padre nelle cure dei figli fin dai primi giorni di vita.
La paternità attiva o accudente è un concetto che si riferisce a un approccio alla paternità in cui gli uomini si impegnano attivamente nel coinvolgimento e nella cura dei propri figli. Questo tipo di paternità va oltre il tradizionale ruolo di “breadwinner” (colui che porta il pane a casa) attribuito agli uomini nella famiglia, e si concentra invece sull’essere presenti, partecipi e responsabili nella vita dei propri figli.
Il dato biologico ci dice che anche il padre possiede una predisposizione all’accudimento del figlio, sincronizzando le proprie reti neurali per sostenere una comprensione intuitiva dei segnali del bambino/a; il substrato neurobiologico della paternità, dunque, è simile a quello della maternità, pur presentando un’ampia variabilità dipendente dall’ambiente e dai determinanti socio-culturali.
La paternità attiva o accudente implica che gli uomini si impegnino attivamente in compiti come il cambio dei pannolini, l’alimentazione, il bagno, il gioco e l’educazione dei bambini. Comprende anche la partecipazione alle attività scolastiche, alla gestione delle emozioni dei figli, alla promozione della loro autonomia e alla costruzione di una relazione affettuosa e di fiducia.
Ci sono diversi benefici associati alla paternità attiva o accudente. Per i bambini, la presenza e l’interazione con un padre coinvolto possono promuovere un sano sviluppo socio-emotivo, cognitivo e comportamentale. Gli studi hanno dimostrato che i bambini con padri attivamente coinvolti hanno maggiori probabilità di avere una buona autostima, di avere successo a scuola e di avere relazioni positive con gli altri.
Inoltre, la paternità attiva:
- Migliora la salute psicofisica del bambino/a e della madre;
- Diminuisce i rischi durante la maternità e il parto;
- Facilita l’allattamento;
- Crea fin dall’inizio un forte legame affettivo (bonding) tra padre e figlio/a;
- Ha esiti positivi per lo sviluppo affettivo, cognitivo e sociale del bambino/a;
- Diminuisce la probabilità di violenza domestica,
- Aumenta il benessere della donna che sente accanto un compagno maggiormente partecipe, che allevia i carichi di responsabilità e aiuta a conciliare lavoro, famiglia e tempo libero.
Per gli uomini stessi, la paternità attiva può portare una maggiore soddisfazione e senso di realizzazione personale. Essere un padre coinvolto offre l’opportunità di creare legami affettivi profondi con i figli, di sviluppare competenze parentali e di sperimentare un ruolo che va al di là del tradizionale stereotipo maschile. Inoltre, la paternità attiva può contribuire a una maggiore equità di genere all’interno della famiglia, distribuendo i compiti e le responsabilità legate alla cura dei figli tra entrambi i genitori.