Modello della Teoria dell’apprendimento sociale
La violenza ha tanti volti, tanti quanti sono i modelli teorici che si impegnano a spiegarla a livello socio-psicologico; tanti quanti sono i singoli individui coinvolti nei meccanismi che la perpetrano.
In questa rubrica dedicata all’argomento violenza, vorremmo proporre alcune riflessioni sui possibili motivi scatenanti e sui modelli via via elaborati per comprenderne le sfaccettature.
La teoria dell’apprendimento sociale, sviluppata da Albert Bandura negli anni 60 del secolo scorso, è una teoria psicologica che spiega il comportamento umano, incluso l’aggressione e la violenza, attraverso il processo di apprendimento sociale. Questa teoria si basa sull’idea che le persone imparano nuovi comportamenti osservando gli altri e il modo in cui vengono ricompensati o puniti per quei comportamenti.
Ecco alcuni principi chiave della teoria dell’apprendimento sociale e le implicazioni sullo svilupparsi di atteggiamenti o comportamenti aggressivi:
Imitazione: Bandura ha sottolineato che gli individui possono imparare nuovi comportamenti semplicemente osservando gli altri. L’imitazione è un processo fondamentale dell’apprendimento sociale, in cui le persone imitano il comportamento di modelli rilevanti, come genitori, amici, figure di riferimento. Questo è particolarmente rilevante per la violenza, poiché evidenzia come anche i comportamenti aggressivi possono essere appresi osservando e imitando figure significative.
Rinforzo: secondo la teoria, le conseguenze positive o negative che seguono un comportamento possono influenzare la probabilità che il comportamento si ripeta. Nel caso della violenza, se questa viene rinforzata o premiata in qualche modo, aumenta la probabilità che un individuo adotti comportamenti violenti in futuro. Al contrario, se viene punita, la probabilità di ripetere tali comportamenti diminuisce.
Apprendimento osservazionale (modellamento): L’apprendimento sociale può avvenire senza che la persona stessa sia coinvolta nell’azione. Ad esempio, un individuo può imparare come comportarsi in situazioni di conflitto osservando come gli altri gestiscono tali situazioni. Viene evidenziata l’importanza dei modelli di comportamento nella trasmissione della violenza (film, programmi TV, videogiochi, social media, ecc.). Se una persona viene esposta a modelli aggressivi e violenti, può sviluppare una maggiore probabilità di esibirsi in comportamenti simili, specialmente se tali comportamenti sono associati a ricompense o rinforzi.
Effetti mediati cognitivamente: Bandura ha introdotto il concetto di “processi mediati cognitivamente” per spiegare che le persone non apprendono meccanicamente attraverso l’osservazione diretta, ma elaborano mentalmente le informazioni e le trasformano in azione. Le percezioni, le credenze e le aspettative svolgono un ruolo cruciale nella determinazione del comportamento aggressivo. Ancora una volta, si sottolinea l’importanza della cultura e dell’informazione e di come queste gestiscano la trasmissione comunicativa accettando o rifiutando alcuni comportamenti.
Autoefficacia: La teoria dell’apprendimento sociale sottolinea anche l’importanza dell’autoefficacia, che rappresenta la convinzione di una persona sulle proprie capacità di eseguire un’azione specifica. L’autoefficacia influisce su come le persone affrontano le sfide e le situazioni difficili. Un senso di autoefficacia elevato può incoraggiare un individuo a provare comportamenti inediti e a perseguire obiettivi sempre nuovi, mentre una bassa autoefficacia può portare a comportamenti aggressivi come mezzo di compensazione per i sentimenti di impotenza o insuccesso.
La teoria dell’apprendimento sociale suggerisce che l’aggressione e la violenza possono essere “apprese” attraverso il modellamento e che il comportamento aggressivo può essere rinforzato se porta a risultati desiderati per chi lo agisce, come ottenere ciò che vuole o esercitare potere e controllo sugli altri.
La teoria dell’apprendimento sociale ha importanti implicazioni per l’intervento e la prevenzione della violenza. Promuovere modelli positivi di comportamento e fornire alternative costruttive all’aggressione possono contribuire a ridurre la violenza e promuovere un ambiente sociale più sano e sicuro.
Bandura sostiene infatti che le persone scelgono di agire in modo “umano” o “inumano” in base a quanto ritengono giustificabile il loro comportamento: la giustificazione di un comportamento inumano comporta una sorta di ristrutturazione cognitiva che rimuove il peso della crudeltà da un’azione e la normalizza, la legittima; spesso, in questi casi, la vittima viene incolpata o disumanizzata, rendendo moralmente accettabile la violenza nei suoi confronti.
In sintesi, la teoria dell’apprendimento sociale fornisce un quadro comprensivo per capire come la violenza può essere appresa e trasmessa da una generazione all’altra attraverso modelli di comportamento e processi di rinforzo. Contribuisce ad evidenziare l’importanza di fornire modelli positivi e costruttivi e di promuovere l’empowerment individuale per ridurre l’aggressione e la violenza nella società. Inoltre, la teoria sottolinea il ruolo delle influenze ambientali nel plasmare il comportamento umano e pone l’accento sulla necessità di interventi preventivi per promuovere un ambiente sociale non violento.